La campagna di raccolta fondi per VIRUS WAR continua qui:

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La ricerca scientifica militare non si dà limiti: il suo scopo è costruire l’arma perfetta prima degli altri, il soldato perfetto prima degli altri. Ogni progresso è pensato come strumento di offesa e di difesa allo stesso tempo. “Se non lo faccio io lo farà il mio nemico, tanto vale che lo faccia io!”.

Questo film documentario di 90min vuole raccontare alcune storie esemplari, sconosciute al grande pubblico, relative ad alcuni bio-laboratori sparsi in diverse località del mondo. Vuole mettere al centro della disamina gli effetti misconosciuti e spesso nefasti del cosiddetto gain of function. Il guadagno o perdita di funzione (loss of function) è l’attività che da 40 anni almeno ha permesso di ingegnerizzare i virus, cioè potenziarli o depotenziarli lavorando sul loro DNA, per poterli utilizzare in un secondo momento come arma. Oggi questa tecnica è appannaggio di TUTTE le grandi potenze mondiali, nessuna esclusa.

A tal fine, viaggeremo con esperti altamente qualificati in laboratori biologici sparsi in tutto il mondo e ne osserveremo l’impatto sulla comunità locale e globale.

Abbiamo bisogno di 150.000 euro per ricerche e riprese cinematografiche da realizzare in Egitto,  Sierra Leone, Usa, Cina, Italia.

EGITTO: Al Cairo fino a prima della pandemia c’è stato il più grande laboratorio militare americano d’Africa e Medio Oriente. Indagheremo sulle numerose e strane epidemie che si sono sviluppate nell’area circostante il laboratorio e sugli effetti collaterali dovuti ai farmaci somministrati per contenere i contagi. Nel 2019 il laboratorio è stato trasferito…

SIERRA LEONE: Intorno ad un altro laboratorio militare americano nel 2014 è scoppiata un’epidemia di Ebola. Nel  dimostrare il naturale “salto di specie” del virus gli scienziati del laboratorio  hanno individuato il “paziente zero”, un bambino piccolo venuto a contatto con un pipistrello.  Parleremo con il giornalista locale che ha scoperto che il bambino aveva in realtà la malaria, impossibile da confondere con l’Ebola.

MARYLAND. Analizzeremo il motivo per cui, prima della pandemia, nel luglio 2019, il biolab di Fort Detrick è stato chiuso per alcune settimane dopo che una strana polmonite si è diffusa tra gli anziani di una ex casa di riposo militare e tra gli acquirenti di una marca di sigarette elettroniche appena lanciata sul mercato statunitense.

CINA. Dopo aver vietato anche solo di dire che forse il Covid-19 proveniva da un bio-laboratorio, oggi in tanti lo sostengono senza più essere censurati.  Come mai? Che cosa si è fatto per anni a Wuhan? Come hanno interagito Americani e Cinesi nel laboratorio costruito sotto l’egida dell’OMS?

ITALIA: Alla fine rispondiamo alla domanda su dove i militari abbiano trasferito il laboratorio egiziano nel 2019. Lo hanno spostato in Italia, a Signonella, solo due mesi prima dello scoppio della pandemia.  Oggi, nel 2023, il PNRR prevede di costruire un bio-laboratorio per ogni regione italiana. Per questo è nato un movimento di protesta, che a Pesaro ha ottenuto una prima vittoria: le istituzioni hanno abbandonato l’idea di costruirne uno anche in seguito alla recente alluvione.